L’edificio fronte strada che ospita l’abitazione fa parte del tessuto storicizzato del centro abitato della frazione di Abbadia. Realizzato alla fine del XIX secolo come residenza del prof. Gaetano Viciani, è ancora riconoscibile come residenza storica sul fronte strada, dove presenta una facciata simmetrica, impostata sul portone di ingresso con basamento in rilievo e modanatura sulle aperture. Nel corso del novecento ha subito numerose addizioni e superfetazioni, tanto che oggi appare come agglomerato urbano, frazionato in diverse proprietà.
L’obiettivo a lungo termine è quello di riunificare gli interventi succedutisi seguendo le caratteristiche architettoniche della residenza originaria, pur consapevoli che le gravi manomissioni subite e il frazionamento in diverse proprietà rende impossibile, ad oggi, un intervento unitario.
L’appartamento è distribuito su due livelli, al piano terra le funzioni diurne e al piano primo quelle notturne.
Il piano terra, dove attualmente si concentra l’intervento, occupa gli spazi di una vecchia bottega. Geometricamente si configura come un rettangolo molto allungato, l’intento progettuale è quello di evidenziare il rapporto dimensionale tra le parti, introducendo direttrici longitudinali che enfatizzino la percezione di profondità, e allo stesso tempo, organizzino e distribuiscano lo spazio e le funzioni interne.
Il budget modesto messo a disposizione ha imposto quale criterio guida dell’intero progetto, l’economicità. Il linguaggio architettonico si esprime pertanto con sobrietà formale, utilizzando con sincerità materiali poveri, che nella loro dignità si rivelano con forza come forma espressiva.