Arroccata sulla sommità di un crinale, Montalcino, si presenta cinta da possenti mura difensive in pietra e da un’impervia vegetazione che florida cresce spontanea mente più a valle. In prossimità del borgo, questa stessa natura rigogliosa cede gentilmente il posto ad estensive coltivazioni di vigneti e sporadicamente di uliveti, il tutto in un’armonica e vivace alternanza di libera conformazione paesaggistica e sapiente articolazione antropica. Per questi motivi, fin dalle prime considerazioni progettuali, è parsa chiara la necessità di non stravolgere l’odierno assetto, concentrando le nuove costruzioni a sud, entro una zona ben definita per preservare parte del versante naturale, attraverso una reinterpretazione e riorganizzazione in chiave contemporanea dei caratteri peculiari del sistema dei tradizionali terrazzamenti.
Il progetto è stato ideato in primis con lo scopo di colmare un vuoto della matrice urbana con attività ritenute oramai improrogabili per la comunità. Fin da subito è sorto l’intento di voler ricreare le suggestioni emerse analizzando il tessuto storico di Montalcino, composto dalle sue vie e le sue piazze, capaci nel loro intrecciarsi di situazioni che si identificano non solo in spazi di percorrenza, ma in luoghi catalizzatori di vita. All’interno dell’area così individuata, la concezione progettuale prevede la frammentazione di un unico volume primordiale secondo l’intersezione di direttrici desumibili dal contesto sia costruito che morfologico. Questo processo ha condotto alla genesi di un complesso eterogeneo e versatile, contraddistinto dal continuo susseguirsi di edifici e spazi aperti polivalenti e multifunzionali lungi dall’essere uniformi e ripetitivi. Allo stesso tempo, come l’insieme delle destinazioni d’uso si compone in realtà di due parti chiare e ben distinte, il polo scolastico e quello civico, così l’intero intervento è stato concepito per articolarsi su due livelli terrazzati di cui il superiore, prossimo al centro antico, ospita le sale espositive e le connessioni verticali col parcheggio multipiano interrato; quello inferiore, invece, più a valle e distaccato dai flussi veicolari, è stato interamente occupato dall’istituto didattico. Le due piazze, dunque, si identificano come fulcri aperti del sistema. All’apertura visiva e percettiva di queste, si contrappone, in linea con la matrice urbana del paese, una fitta rete di vicoli che ci accompagna nella fruizione del complesso regalando scorci suggestivi. Non a caso, molti spazi aperti sono stati concepiti per accogliere tratti di vegetazione e dare così continuità ai già esistenti muri a secco, utili un tempo per la coltivazione di ulivi : primo fra tutti, la ripida dorsale costeggiante l’arteria principale della viabilità e ospitante secondo l’idea di progetto un passaggio pedonale in quota posto sullo stesso livello del piano stradale. Tale percorso, si discosta dal preesistente muro di contenimento con accortezza, cercando di preservarlo e valorizzarlo al fine di renderlo finalmente palpabile e fortemente riconoscibile al passante.
Infine, per quanto concerne le più estese aree naturali, la distesa terrazzata posta sul crinale è stata ripensata come polmone verde per la comunità, quella, invece, riversante in direzione della vallata, è stata interamente adibita a parco e luogo di svago per gli studenti. Per giunta, proprio in quest’ultima porzione di suolo, precisamente nelle prossimità del Fosso della Cerbaia, si prevede la creazione di un laghetto artificiale deputato all’accumulo per l’immagazzinamento e il riutilizzo delle acque meteoriche dilavanti non contaminate, non solo a vantaggio del fabbisogno idrico degli Istituti comprensivi, ma del polo cittadino di nuova formazione nella sua interezza.



info

tipologia

Concorso Polo Scolastico Montalcino

dati dimensionali

12.000 mq circa

cronologia

progetto: agosto – novembre 2019  

scheda partecipanti

committente

Comune di Montalcino

progetto architettonico

Massimo Zanelli

collaboratori

Andrea Fiorini, Marta Marcocci, Ambra Maramai
Federico Rocchi, Chiara Gobbini, Mikael Marcucci