Cantina Vinicola
Frutto della visione imprenditoriale di una giovane coppia già attiva nel mondo vitivinicolo, la cantina si inserisce in un contesto paesistico equilibrato, dove il processo di antropizzazione ha mantenuto i caratteri originari delle antiche e modeste trasformazioni che l’uomo ha apportato ad un territorio colturalmente vario.
L’edificio è ubicato su un versante di media collina esposto a sud, affacciato sulla valle dell’Arno, all’interno del perimetro dell’area della resede ci sono tracce di vecchi manufatti, muretti a secco necessari a delineare e contenere il terreno organizzato in lievi terrazzamenti. Questi elementi, sono divenuti per noi invarianti progettuali, elementi di riferimento per l’inserimento del volume nel fronte collinare.
Volumetricamente l’edificio può essere sintetizzato come un parallelepipedo orientato con l’asse longitudinale secondo le curve isostatiche del terreno ed incassato per circa il 50% nella collina che lo accoglie.
Nonostante il modesto budget, l’operazione di interramento parziale del volume, è apparsa irrinunciabile, non tanto per ridurne l’impatto visivo, quanto per ottimizzare gli aspetti energetici, fattori fondamentali per il buon funzionamento della cantina.
Il volume della cantina si presenta compatto e percettivamente sembra uscire dalla collina e protendersi verso la vallata, la composizione architettonica complessiva è bilanciata dalla presenza di due corpi aggiuntivi, l’ampliamento verticale che conterrà le cisterne inox, e sulla sommità della copertura verde la sala degustazione, pensata come un volume ligneo leggero e trasparente dal quale si potrà accedere al tetto giardino.
Il masterplan prevede anche la realizzazione dell’abitazione dei proprietari, un po’ più in alto rispetto alla cantina in una zona più panoramica e indipendente da questa. I due edifici saranno uniti da un asse pedonale che nasce all’interno della cantina dove organizza la distribuzione degli ambienti e il percorso di visita, accompagnando il visitatore fino alla sommità della copertura verde, per poi perdersi tra gli ulivi e culminare all’ingresso dell’abitazione.
Il progetto ha l’ambizione di unire e far coesistere in uno spazio modesto, le funzioni principali che dovrà assolvere la cantina, ovvero la produzione e commercializzazione del vino e l’accoglienza dei visitatori, siano questi clienti, fornitori, o semplici turisti. L’obiettivo era quello di articolare lo spazio, in modo che le due funzioni potessero coesistere senza mai interferire, al contrario mettendo in risalto l’una, gli aspetti più significativi dell’altra.
Altro aspetto da controllare in fase di progettazione era l’ipotesi di ampliamento futuro, da realizzarsi a pochi anni di distanza dalla realizzazione del corpo principale, limitandone quanto più possibile i costi e garantendone la continuità funzionale di tutti gli ambienti prima e dopo l’ampliamento.
Il materiale dominante è il cemento armato con cui è stato progettato l’intero volume, in parte anche con l’ausilio di elementi prefabbricati, che si staglia sul verde della collina. Paesisticamente si inserisce istaurando un rapporto sincero tra le necessità dell’uomo contemporaneo e il paesaggio naturale in continua evoluzione. Alla pelle di rivestimento metallica, è affidato invece il compito di unificare il trattamento delle aperture, la regolazione dell’irraggiamento solare, e la segnalazione dell’ingresso.
info |
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tipologia |
cantina vinicola – edificio isolato extraurbano |
localizzazione |
Loro Ciuffenna, Arezzo |
dati dimensionali |
1,2 Ha superficie resede |
cronologia |
progetto: luglio 2014 – gennaio 2015 |
scheda partecipanti |
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committente |
privato |
progetto architettonico |
Massimo Zanelli |
collaboratori |
Andrea Fiorini, Riccardo Guerri |