La piscina trova planimetricamente una relazione geometrica di allineamento e ortogonalità con l’edificio, un villino suburbano degli anni venti recentemente ristrutturato. Cercando relazioni tra il volume abitativo e il contesto, la forma allungata della vasca innesca inedite connessioni tra l’abitazione e il paesaggio naturale, liberandosi nella superficie disponibile a cercare scorci panoramici e un rapporto visivo con la campagna circostante. L’impostazione classica dell’edificio con la sua simmetria sembra imporre un rigore accademico nel rapporto con il paesaggio agrario, che al contrario, gode di una naturale morbidezza. La vasca si pone quindi come elemento cardine tra costruito e naturale in un paesaggio fortemente antropizzato. La recente ristrutturazione del fabbricato segna il passo in questa direzione adottando un linguaggio contemporaneo, la piscina è il completamento di questo sforzo teso a valorizzare l’inserimento del fabbricato nel contesto paesaggistico storicizzato di cui il villino è parte integrante. La percezione della dimensione allungata della vasca è rafforzata delle sistemazioni esterne, l’area prendisole è completamente sbilancia su uno dei lati corti, questo consente di trovare una relazione visiva con gli ambienti di soggiorno dell’abitazione dai quali si potrà godere della presenza discreta della vasca.