L’abitazione, edificio in linea fronte strada su due livelli, fa parte del tessuto storicizzato del centro abitato della frazione di Abbadia. Le origini dell’edificio risalgono agli inizi del 1900 ma l’abitazione ci appare oggi come il risultato dell’ultimo intervento significativo risalente alla fine degli anni 50 inizio anni 60.
La caratteristica preminente è intrinseca alla tipologia architettonica, l’intervento contemporaneo vuole evidenziarne alcuni aspetti, trovare nuove relazioni, armonizzare passato e presente, darne una lettura complessiva unitaria, traducibile in forme e funzioni del vivere quotidiano.
Al piano terra che ospita le funzioni diurne, l’intervento più significativo è il recupero della corte esterna. La demolizione di alcune superfetazioni che invadevano quest’ultima, ha permesso di liberarne lo spazio e le aperture prospicienti; così facendo, la parete nord che chiude lo spazio esterno, diventa quinta visiva di riferimento, offrendo maggiore profondità visiva a tutto il piano terra.
Nella corte, in luogo dei volumi demoliti, è stata realizzata la nuova cucina, una serra completamente apribile e proiettata all’esterno, annullando di fatto la separazione tra interno ed esterno.
Il progetto si basa sullo stile architettonico ereditato e introduce elementi contemporanei che creano relazione tra le funzioni abitative e lo spazio architettonico. L’addizione contemporanea si identifica e si sviluppa come un nastro adagiato sull’esistente. Il nastro lega le funzioni dell’abitare, partendo dalla cucina invade il soggiorno e ne colloca il camino, prosegue al piano primo attraversando la camera principale, entra in bagno, disegna la doccia e sembra non voler terminare, correndo in verticale a sfondare la copertura.
Nella riattualizzazione dell’abitazione emergono con forza alcuni elementi storico-stilistici di riferimento, come le cementine bicolore dei pavimenti o il corpo scale, in pietra serena e ringhiera in ferro battuto con chiari riferimenti al liberty di inizio secolo.