“Abitare la pineta” è il progetto di un’abitazione contemporanea e la genesi compositiva dello stesso. L’idea di interpretare l’ambito di intervento come “luogo da abitare” diventa concept di un intervento architettonico che fonde il naturale con l’antropico attraverso un gesto progettuale molto chiaro: l’identificazione di una porzione regolare di lotto da destinare ad abitazione preservando quanto di naturale accade nella porzione stessa. La proprietà si trova sul lungomare a nord di Marina Romea e si configura come un fazzoletto di pineta confinante con due assi viari per due lati e con altri lotti abitativi per il restante perimetro. L’area in oggetto è caratterizzata dalla presenza di edilizia abitativa isolata con ampie resedi private sulle quali insistono maestosi pini marittimi. La vasta pineta che caratterizza quel tratto lungomare insieme con la poetica visione della committenza, sono state le ragioni che hanno spinto la progettazione a cercare un equilibrio fra l’edificio e la sua resede, tra costruito e naturale. Il progetto mira alla realizzazione di un’abitazione il cui diaframma interno/esterno è continuamente affermato e poi negato, ingannevole negli scorci e nelle prospettive che si aprono dall’esterno verso l’interno e viceversa. L’intera abitazione è interpretata come una porzione di area libera sottesa da una grande copertura continua ed omogenea. Tale spazio si interrompe solo in sporadiche occasioni , quando segni lineari o volumici si configurano come diaframmi fisici e appoggi strutturali della grande piastra di copertura. La copertura identifica l’area “abitata” di pineta. Al di sotto di questa, un sistema più complesso di pareti vetrate definisce l’esatto confine fra dentro e fuori, generando un segno planimetrico che alterna momenti in cui lo spazio abitato viene ceduto all’esterno e momenti in cui la pineta viene inglobata nel costruito. La contaminazione fra naturale ed edificato è rafforzata da un ulteriore elemento: la posizione originaria delle principali alberature presenti nel lotto rimane immutata, anche quando queste interferiscono con gli spazi dell’abitare. In questo modo, all’interno, alcuni ambienti sono arricchiti dalla presenza di pini dal fusto alto e slanciato che svettano ben al di sopra della copertura a costituire un secondo tetto verde. In questi casi la copertura, sempre lineare e costante nelle sue fattezze, si interrompe aprendosi in grandi circonferenze che lasciano entrare luce zenitale e regalano la bellissima percezione dal basso delle chiome verdi.
Dal punto di vista funzionale l’abitazione, coerentemente con la scenicità del suo inserimento, offre tutti gli spazi di una residenza di rappresentanza. I grandi ambienti del soggiorno, cucina e zona pranzo vivono di una continuità spaziale riconfermata anche dalla omogeneità della copertura. Al contempo anche la zona notte si proietta verso l’esterno. Le quattro camere sono pensate per garantire riservatezza ed intimità pur mantenendo un piacevole costante contatto con l’esterno. Nel complesso l’abitazione risulta fluida, organica, e propone di essere attraversata liberamente e senza direttrici forzate, avvalendosi anche dell’esterno quale luogo da vivere ed attraversare.



info

tipologia

abitazione – edificio isolato urbano

localizzazione

Marina Romea (RA)

dati dimensionali

550 mq superficie utile interna
1.800 mc volume interno
5.320 mq superficie resede  

cronologia

progetto: luglio 2021 – ottobre 2021

scheda partecipanti

committente

privato

progetto architettonico

Massimo Zanelli

collaboratori

Andrea Fiorini, Ambra Maramai