Ciavarella
L’appartamento oggetto di intervento è ubicato a ridosso della cinta muraria di origine medievale, a pochi metri da Porta Ovile, uno degli accessi alla città storica.
L’abitazione costituisce porzione di un immobile ex-industriale della seconda metà del novecento, convertito ad uso abitativo attraverso un recupero complessivo che mira a conservare i caratteri architettonici esteriori del manufatto rifunzionalizzando gli spazi e gli interni.
L’appartamento gode di un doppio affaccio sui fronti est e ovest impostati su quote differenti; ad ovest l’immobile risulta a due livelli, mentre sul fronte opposto si svela un terzo livello in basso che “solleva” l’appartamento rispetto alla resede condominiale verso Via Beccafumi. Il prospetto est è arricchito dalla presenza di grandi archi finestrati, che regalano allo spazio di vita una luce scenica ed inedita rispetto agli standard abitativi dell’urbe.
Il progetto libera lo spazio interno inserendo elementi che connettessero verticalmente i due livelli. Il concept creativo considera il perimetro interno come entità continua percepibile, da qui la scelta di mantenere intatte le due pareti cieche in mattoni faccia vista, confinanti con altre proprietà, lavorando con elementi architettonici interni riconoscibili e slacciati dall’esistente.
All’ingresso dell’abitazione si è accolti in un disimpegno ribassato che gestisce la distribuzione verso scala e i servizi lavanderia/bagno; in continuità con lo spazio di ingresso si apre l’ambiente soggiorno e zona pranzo/cucina. Questi due ambienti contigui fra loro, godono della luminosità data dai due grandi archi finestrati e dell’altezza di circa 4,50ml. In questo spazio il progetto gioca sul rapporto linguistico fra intervento contemporaneo e preesistenza storica.
Protagonista dello spazio è la scala a doppia rampa, composta di due parti tipologicamente e tecnologicamente differenti. Le due rampe, infatti, sono pensate come due elementi del tutto distinti che solo nella loro interazione generano il collegamento verticale tra i due livelli dell’appartamento; la prima, “scultorea”, si configura come un elemento monomaterico scavato, la seconda, visivamente più leggera è concepita come un solido appeso che scende dalla copertura fino alla quota del pianerottolo. Data la collocazione della scala, la pausa fra le due rampe costituisce un pianerottolo che affaccia dall’alto sullo spazio cucina e al contempo serve l’accesso al soppalco; quest’ultimo, ricavato sulla generosa altezza del piano terra ribassando l’ingresso e i servizi, diventa un ambito raccolto di studio e svago affacciato sul soggiorno, regalando metri quadrati preziosi all’appartamento.
In ultimo, al piano primo, il progetto colloca le tre camere ottimizzando e riducendo al minimo la distribuzione fra queste. La camera padronale, affacciata sul fronte est e distesa fino al fronte opposto dove trova gli spazi serventi dressing room e bagno, è fortemente caratterizzata dalla parete originaria faccia vista in mattoni.
info |
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tipologia |
abitazione – appartamento urbano |
localizzazione |
via Beccafumi, Siena (SI) |
dati dimensionali |
116 mq superficie utile interna |
cronologia |
progetto: dicembre 2019 – aprile 2020 |
scheda partecipanti |
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committente |
privato |
progetto architettonico |
Massimo Zanelli |
progetto strutturale |
Claudio Marchetti |
collaboratori |
Andrea Fiorini, Martina Cecilia Benossi |
direzione lavori |
Duccio Mancini |
direzione artistica |
Massimo Zanelli |
impresa costruttrice |
Picciolini srl |