Ci troviamo a Monte San Savino, appena fuori dalle mura che segnano e perimetrano il bellissimo centro storico del comune toscano. Uscendo dal borgo verso sud, attraverso Porta Romana, e percorrendo via Borgo Forte, incontriamo dopo pochi metri il fabbricato oggetto di progettazione, una residenza lineare che si pone come quinta stradale nella discesa panoramica lungo la strada.
Oggetto dell’intervento sono, nello specifico, due vani all’interno del volume complessivo, uno di circa 50 mq posto a piano terra e con ingresso diretto dalla strada, e l’altro di circa 90 mq posto al piano primo con ingresso e scala indipendenti sempre da via Borgo Forte.
L’idea di “interrogare” gli ambienti sopracitati circa le loro possibilità spaziali ed abitative nasce dall’incontro fra un investitore privato e lo studio di progettazione, nel comune intento di proporre un modello (o infiniti possibili altri) abitativo su misura per il fruitore; le molteplici combinazioni e configurazioni che lo spazio può assumere sono infatti una variabile infinita in sede di progettazione ma, solamente una risponde perfettamente alle esigenze del singolo.
Passando attraverso questi ragionamenti e analizzando il potenziale delle unità abitative in questione, sono state quindi pensate più soluzioni organizzative, riferite a ipotetici clienti (immaginari) di diversa natura (singolo, coppia giovane, famiglia numerosa ecc…), con l’obbiettivo di plasmare il medesimo spazio interno ponendosi dati di partenza (esigenze ipotetiche) sempre differenti.
Il progetto Borgo Forte è quindi un esperimento di progettazione che vuole riportare “l’abitante” al centro dell’indagine architettonica, identificandolo come il legante fra necessità dell’abitare e configurazioni dello spazio abitato; in questo modo, il proprietario di casa si pone nel dibattito come il principio motivatore delle scelte progettuali.